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Piano nazionale di controllo ufficiale sugli alimenti e i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti 2023-2027

ID 23890 | | Visite: 1199 | Documenti Chemicals Min. SalutePermalink: https://www.certifico.com/id/23890

Piano nazionale di controllo ufficiale sugli alimenti e i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti 2023 2027

PN controllo ufficiale alimenti e i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti 2023-2027 - Vers. aggiornata 2025

ID 23890 | 28.04.2025 / In allegato

Il trattamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti è una tecnologia di conservazione che ha lo scopo di preservare la qualità igienica degli alimenti e di prolungarne la shelf-life.

Il processo consiste nel sottoporre l’alimento a dosi ben definite di radiazioni ionizzanti che sono in grado di inattivare il materiale genetico delle cellule microbiche, con conseguente inibizione della suddivisione cellulare, e di inibire l’attività degli enzimi degradativi che provocano il deterioramento degli alimenti.

Il trattamento viene quindi applicato per impedire/ritardare la germogliazione dei tuberi e dei bulbi, ridurre la carica microbica di batteri saprofiti in carni, pollame e pesci freschi, inattivare gli insetti infestanti, inclusi gli stati larvali e i parassiti, e i batteri patogeni in prodotti deperibili e in alimenti congelati.

Nell’aggiornamento “Statement summarising the Conclusions and Recommendations from the Opinions on the Safety of Irradiation of Food adopted by the BIOHAZ and CEF Panels” di un precedente parere scientifico sulla sicurezza dell’irradiazione degli alimenti (Revision of the opinion of the Scientific Committee on Food on the irradiation of food-2003, gli esperti scientifici dell’EFSA (BIOHAZ per la sicurezza microbiologica e CEF per quella chimica) hanno concluso che per i consumatori non vi sono rischi microbiologici collegati all’utilizzo di alimenti irradiati ma l’irradiazione deve essere inserita in un programma integrato di gestione della sicurezza alimentare volto a proteggere la salute dei consumatori attraverso l’utilizzo di buone prassi agricole, produttive e igieniche. Nel documento si afferma altresı̀ che la maggior parte delle modifiche indotte dall’irradiazione negli alimenti sono paragonabili a quelle prodotte anche in seguito ad altri tipi di trattamenti, come ad esempio quello termico. Si raccomanda inoltre che le decisioni in merito al tipo di alimenti che possono essere irradiati e alle dosi di impiego non si basino solo su categorie alimentari predefinite, come avviene attualmente, ma anche su fattori quali il tipo di batteri interessati, il livello di riduzione batterica richiesto, lo stato fisico degli alimenti (freschi, surgelati o secchi), il contenuto di grassi o proteine. Si sottolinea, infine, che le decisioni in merito al tipo di alimenti che possono essere irradiati dovrebbero anche tenere conto della diversità dei prodotti alimentari attualmente a disposizione dei consumatori.

Pertanto, quando applicato nel rispetto della normativa vigente, tale trattamento è ritenuto sicuro. La normativa nazionale, rispettando quanto dettato dalle direttive comunitarie, stabilisce il campo di applicazione dell’irraggiamento, le finalità e le condizioni del trattamento, ivi comprese le sorgenti di radiazioni che possono essere utilizzate, le dosi che possono essere applicate, i requisiti igienici dei prodotti da sottoporre al trattamento e le categorie di alimenti che possono essere irradiate. Inoltre essa prevede l’obbligo di etichettatura e il controllo degli impianti e degli alimenti in fase di commercializzazione. Dal 2006 in Italia si effettuano controlli nelle fasi di commercializzazione e di importazione degli alimenti per verificarne la conformità ai requisiti di autorizzazione ed etichettatura. Tale attività di controllo prevede, tra l’altro, l’invio dei risultati all’EFSA e alla Commissione europea. L’Italia contribuisce alla realizzazione della “Relazione annuale al Parlamento europeo e al Consiglio sugli alimenti e loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti” e della “Relazione annuale del Piano Nazionale di Controllo Pluriennale (PCNP)”.

Il presente Piano nazionale (in prosieguo: Piano) intende pianificare in maniera unitaria e armonizzata i controlli ufficiali in materia di alimenti e loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti ed è parte integrante del PCNP previsto all’art. 109 del regolamento (UE) n. 625/2017.

Le modalità operative contenute nel presente Piano sono il frutto di un lavoro di collaborazione fra il Ministero della salute (in prosieguo: Ministero) e il Laboratorio Nazionale di Riferimento (in prosieguo LNR) per il trattamento degli alimenti e loro ingredienti con radiazioni ionizzanti, individuato secondo quanto previsto dall’articolo 100, paragrafo 1) del regolamento UE 625/2017 in data 25 maggio 2020. Il LNR designato, comprende sia il laboratorio operante presso il “Dipartimento di Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria”, (DSANV) dell’ISS che il laboratorio operante presso la “Struttura complessa di chimica” dell’IZS di Puglia e Basilicata.

Il Piano è stato successivamente condiviso con le Regioni/PA e adottato nell’ambito del coordinamento interregionale.

Tale attività di controllo ufficiale rientra tra le attività che i Sistemi Sanitari Regionali devono svolgere per il mantenimento nell’erogazione dei LEA e la sua validità viene certificata attraverso l’utilizzo di un set di indicatori.

Il Piano ha lo scopo di:

- programmare e coordinare, attraverso criteri uniformi, le attività mirate alla verifica della conformità degli alimenti e dei loro ingredienti ai requisiti di autorizzazione ed etichettatura richiesti dalla normativa UE e nazionale in materia di trattamento con radiazioni ionizzanti;

- pianificare le attività di controllo sul territorio nazionale e all’importazione;

- continuare ad assicurare la tutela del consumatore individuando categorie alimentari diverse da quelle presenti nel piano precedente, tenuto conto dell’evoluzione sul mercato, delle nuove abitudini alimentari della popolazione e della disponibilità di nuovi metodi analitici;

- stabilire i ruoli e gli ambiti territoriali di competenza;

- garantire un flusso di informazioni adeguato dalle Autorità competenti territoriali, all’Autorità competente centrale e, successivamente, all’EFSA e alla Commissione europea;

- fornire a tutti gli attori coinvolti una visione complessiva dei risultati conseguiti, sia regionali che nazionali, attraverso la pubblicazione sul sito web del Ministero delle relazioni annuali e l’organizzazione di giornate di formazione/workshop in collaborazione tra Ministero della Salute e LNR

- standardizzare il flusso delle informazioni che avverrà tramite il nuovo Sistema Informativo Nazionale Alimenti Irradiati (S.I.N.A.I.);

- provvedere a una revisione/ripartizione delle matrici di origine animale/vegetale da sottoporre a controllo sul territorio nazionale;

- provvedere a una revisione dell’attività di controllo all’importazione per prodotti provenienti da Paesi Ue ed Extra-Ue;

- provvedere a un aggiornamento dei metodi di prova accreditati per l’identificazione.

____________

Sommario

Acronimi 

1. Introduzione 

2. Obiettivi del Piano 

3. Normativa di riferimento 

4. Attuazione del Piano

5. Articolazione del Piano

6. Modalità di campionamento 

7. Analisi 

8. Trasmissione dei risultati 

ALLEGATO 1: elenco della normativa di riferimento in materia di alimenti e loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti 
ALLEGATO 2: ripartizione del numero minimo di campioni per Regioni/PA
ALLEGATO 3: ripartizioni delle matrici alimentari da campionare suddivise tra quelle di origine animale (Allegato 3a) e di origine non animale (allegato 3b)
ALLEGATO 4: elenco delle matrici alimentari oggetto di campionamento e relative indicazioni per le attività di campionamento
ALLEGATO 5: elenco dei Paesi terzi in cui è noto l’uso del trattamento con radiazioni ionizzanti e loro ingredienti nei prodotti di origine animale (allegato 5a)e nei prodotti di orine non animale (allegato 5b) 24
ALLEGATO 6: Elenco dei paesi Ue in cui è noto l’uso di radiazioni ionizzanti nei prodotti alimentari di origine animale e non animale
ALLEGATO 7: numero minimo di campioni da prelevare presso i Posti di Controllo Frontalieri (PCF) suddivisi tra matrici alimentari di origine animale (Allegato 7a) e matrici di origine non animale( Allegato 7b)
ALLEGATO 8: elenco delle matrici alimentari e relativi metodi di analisi ripartiti per alimenti di origine animale (Allegato 8a)e alimenti di origine non animale (Allegato 8b)
ALLEGATO 9: coonsiderazioni sui metodi e loro applicabilita’ alle matrici selezionate
ALLEGATO 10: indicazioni per inserimento dati nel Sistema Informativo Nazionale Alimenti Irradiati -S.I.N.A.I.
ALLEGATO 11: Elenco dei laboratori e dei metodi di prova accreditati per l’identificazione degli alimenti irradiati 

[...]

Fonte: Ministero della Salute

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Tags: Chemicals Food

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